22 settembre 2020

Mercoledì 9/09 siamo usciti su NCF

Pavimentazioni industriali ad alto coefficiente di tecnologia

Pavimentazioni industriali ad alto coefficiente di tecnologia - Recodi
 

Facendo leva su oltre 50 anni di esperienza nel campo delle pavimentazioni industriali sia in calcestruzzo sia in resina, ma anche su nuove tecnologie e strumenti di ultima generazione, Recodi realizza pavimenti in grado di soddisfare le reali esigenze del cliente e di durare nel tempo

 
Dal 1967 Recodi è specializzata nella progettazione e realizzazione di pavimentazioni industriali in calcestruzzo e resina sul mercato italiano e internazionale.
 
L’azienda di Palosco (BG) offre soluzioni competenti che permettono di soddisfare esigenze specifiche in numerosi settori tra i quali il farmaceutico, il cosmetico e il chimico.
 
Ne parlano il Direttore generale di Recodi Paolo Torri, insieme alla responsabile amministrativa Michela Torri e al responsabile della programmazione dei cantieri Alessandro Sabbadini.

Paolo Torri, qual è la visione di Recodi?

Qualità, innovazione, massima efficienza sono i punti cardine della filosofia di Recodi, e questa Vision globale si traduce in prassi coerenti che esprimono la nostra Mission professionale ogni giorno, di fronte a ogni incarico: realizzare pavimenti che durino nel tempo e che soddisfino le reali esigenze del cliente; seguire da vicino il cliente percependo e soddisfacendo ogni necessità e desiderio; valorizzare il nostro personale attraverso formazione e riconoscimenti.
 

Come è il vostro rapporto con il cliente?

Riusciamo a comprendere le sue necessità e ci proponiamo come referente unico per affrontare tutte le specifiche problematiche che riguardano le pavimentazioni: progetto innovativo, utilizzo di materiali speciali e attrezzature all’avanguardia, qualità di realizzazione e manutenzione. Un unico referente è molto utile per ottimizzare il lavoro. Offriamo un’apposita struttura di progettazione, personale tecnico altamente specializzato e un servizio di customer care che accompagna il cliente nella post-realizzazione.
 

Alessandro Sabbadini, quali requisiti devono rispettare le pavimentazioni?

Le esigenze vincolanti del farmaceutico ci hanno portato a sviluppare tecnologie e applicazioni oggi ampiamente collaudate. Gli elevati standard di igiene impongono rivestimenti impermeabili, senza giunti e facili da sanificare, o l’adozione delle gusce per evitare che si annidino batteri negli angoli. I pozzetti e le canaline presenti a terra per la raccolta delle acque devono essere opportunamente trattati durante la posa rivestimento in resina per evitare l’infiltrazione dell’acqua nel sottofondo. La presenza a terra nelle aree di lavorazione di liquidi, di acqua e detergenti nelle zone di lavaggio richiede superfici antiscivolo in grado di massimizzare la sicurezza di dipendenti e transiti di mezzi. L’aggressione chimica di sostanze che possono essere sversate ci porta a preferire adeguati rivestimenti in resina. Per il frequente utilizzo di apparecchiature in acciaio inox molto pesanti è necessario prevedere pavimentazioni che resistano agli urti e al peso. Parecchie lavorazioni prevedono l’impiego di prodotti altamente infiammabili e gli ambienti in cui queste avvengono molto spesso sottostanno alle direttive Atex, secondo le quali i pavimenti devono rispettare precisi parametri normativi di antistaticità e resistenza elettrica.
 
Pavimentazioni industriali ad alto coefficiente di tecnologia - Recodi
 

Cosa significa proporre pavimentazioni ad alto contenuto di tecnologia?

Spesso nei progetti siamo in grado di anticipare le richieste del cliente. Lo sviluppo di esperienze precedenti evolve infatti di continuo in una nuova progettazione che rappresenta un passo avanti, con un approccio fatto d’incessante studio e analisi critica delle nuove tendenze tecnologiche e di prodotto. Sperimentiamo e testiamo con grande apertura verso il nuovo e al contempo siamo attenti a non abbandonare le certezze acquisite. Solo così riusciamo a proporre ai clienti soluzioni in cui crediamo veramente. Per fornire le soluzioni più adeguate, le più valide nell’immediato ma soprattutto nel lungo periodo, facciamo leva su oltre 50 anni di esperienza, ma anche su nuove tecnologie e strumenti di ultima generazione sia nel campo delle pavimentazioni industriali sia nei rivestimenti in resina. Utilizziamo software specifici e innovativi per il dimensionamento e l’armatura delle pavimentazioni in calcestruzzo; diamo un forte peso al mix design della miscela del calcestruzzo: vuol dire che studiamo, grazie a prove di laboratorio, la miscela ottimale adatta alla realizzazione del particolare pavimento. Ci riteniamo un partner affidabile in grado di offrire oltre a prodotti e servizi di qualità, perché ogni attività è regolata secondo un apposito piano che fissa precisi criteri di prevenzione e valuta i rischi attraverso sopralluoghi di verifica e monitoraggio.
 

Michela Torri, un’esperienza cinquantennale alle spalle… Quali sono i traguardi significativi di Recodi in questo lungo lasso di tempo?

Innovazione e qualità hanno segnato la storia della nostra azienda fin dagli esordi. Nel 1970 è Recodi a realizzare il primo pavimento in resina in Italia, mentre nel 1980 nasce il primo pavimento Recodi senza giunti. Diversi sono ancora i primati negli Anni ’90: il primo pavimento senza armatura; l’introduzione della tecnologia Laser Screed per staggiare e vibrocompattare le pavimentazioni industriali in modo estremamente preciso e veloce; il primo pavimento radiante per accogliere il riscaldamento a pavimento; la partnership con il leader mondiale nelle soluzioni per rivestimenti polimerici. È del 2003 la realizzazione del primo pavimento impermeabile. Nel 2005 la nuova ampia sede di Palosco ospita un impianto completamente automatizzato di produzione di premiscelati cementizi. Degli anni 2000 anche l’attestazione SOA che qualifica Recodi per l’esecuzione di lavori pubblici, e la ISO 9001…
Nel 2020 è in atto un processo di ristrutturazione aziendale e l’avviamento parallelo di un percorso di managerializzazione.
 

Uno sguardo al futuro, per concludere…

La recente evoluzione dell’assetto organizzativo e delle competenze aziendali, impostando un nuovo modello di go to market, ci ha attrezzato per gestire anche un cambiamento di scenario come quello attuale. Possiamo dire che dopo la chiusura per il lockdown l’azienda è ripartita gradualmente e in luglio e agosto abbiamo realizzato 30 commesse per un totale di oltre 42.000 mq. Abbiamo buone previsioni di superare il fatturato del 2019!