11 dicembre 2020

25/9: Recodi sul Giornale della Logistica!

Solide basi per la logistica

Dal 1967 Recodi si dedica esclusivamente a pavimenti industriali in calcestruzzo e resina in un’ampia gamma di soluzioni adatte ad ogni esigenza, frutto di esperienza sul campo e di una progettazione altamente personalizzata.

 
Il 25/9 siamo usciti sul Giornale della Logistica! - Recodi
Essere un punto di riferimento per l’avanzata tecnologia nella costruzione di pavimentazioni industriali. È questa la vision di Recodi, azienda di Palosco che, dal 1967 si dedica esclusivamente alla progettazione e alla realizzazione di pavimenti industriali in calcestruzzo e resina, proposti in un’ampia gamma di soluzioni personalizzate, adatte alle diverse esigenze degli utilizzatori. Negli ultimi due anni l’azienda ha realizzato ben 1.000.000 di mq. di pavimenti per magazzini nel settore manifatturiero, per piattaforme logistiche destinate alla GDO e hub dei grandi player dell’e-commerce.

L’offerta di Recodi è piuttosto ampia e spazia dalla progettazione e costruzione ex-novo, alla manutenzione e al ripristino dei pavimenti usurati, compresa la definizione della segnaletica orizzontale per favorire una più efficace e sicura organizzazione delle aree di lavoro. Filo rosso di tutte le attività, come ci spiega il direttore generale Paolo Torri, che è anche socio di Recodi insieme a Gianluigi Torri e al fondatore Luciano Magni, è dato da un mix di qualità, innovazione, ed efficienza che, afferma, “sono i punti cardine della filosofia di Recodi. Tutto questo lo esprimiamo professionalmente ogni giorno, di fronte ad ogni incarico: realizzare pavimenti che durino nel tempo e soddisfino le reali esigenze del cliente; seguire da vicino il cliente anche con un ottimo servizio post vendita, percependo e soddisfacendo ogni necessità e desiderio; garantire velocità di intervento.”
 
Settori di applicazione
 
Numeri in crescita
E il mercato apprezza, come testimoniano i numeri dell’azienda che, dal 2014 al 2018, ha vissuto un trend costantemente positivo toccando nel 2018 il picco con 13,9 milioni di fatturato e un incremento dei ricavi pari al 121%.  Recodi ha chiuso il 2019 con un fatturato di 11,3 milioni di euro, con un decremento rispetto al 2018 della quota calcestruzzo e un aumento della quota dei pavimenti in resina. Nel 2019 le quote di ricavo si attestano al 48% per la resina e al 52% per il calcestruzzo.  Nonostante i traguardi stimati per il 2020 prima dell’emergenza sanitaria siano stati rivisti, l’attuale cambiamento di scenario non spaventa l’azienda che ha impostato un nuovo modello di go to market, grazie alla recente evoluzione dell’assetto organizzativo con la creazione del Recodi Management Team composto dai responsabili delle aree funzionali. “In luglio e agosto – conferma Torri - abbiamo realizzato 30 commesse per un totale di oltre 42.000 mq e abbiamo buone previsioni di superare il fatturato del 2019.”
 
I settori di applicazione
“Operiamo in diversi settori e questo spiega la nostra vasta esperienza e flessibilità nell’individuare soluzioni” spiega Torri. I principali settori di intervento dell’azienda riguardano la logistica e il settore farmaceutico-cosmetico-chimico, che assorbono entrambi il 20% dei cantieri negli ultimi tre anni.
“Da sempre siamo attivi nell’ambito della logistica con progetti che riguardano l’allestimento di aree di magazzino per le aziende manifatturiere – comparto in continua evoluzione anche grazie alla diffusione dell’Industria 4.0 e agli investimenti delle imprese nella digitalizzazione -, la cosiddetta catena del freddo e i parcheggi esterni, realizzati con soluzioni resistenti agli agenti atmosferici. I nostri interventi nei poli della logistica sono cresciuti negli ultimi anni e sono soprattutto legati all’e-commerce, settore in espansione già prima del COVID che ora sta vivendo un’accelerazione fortissima: nel 2020 abbiamo in corso importanti commesse in questo ambito.”
 
Il 25/9 siamo usciti sul Giornale della Logistica! - Recodi

La logistica? Un banco di prova

Ma cosa significa, per un’azienda come Recodi, occuparsi di logistica? “Nella maggior parte dei casi” spiega Torri, “significa gestire magazzini intensivi con alte scaffalature necessarie per lo stoccaggio degli elevati volumi di merci, aree che sono caratterizzate da un traffico intenso di carrelli elevatori a grande altezza con ruote dure in vulkolan e nylon. In questi ambienti la pavimentazione rappresenta il “piano di lavoro”, sottoposto sia a carichi puntiformi, dovuti alla presenza degli scaffali, sia a carichi dinamici dati dal transito di mezzi per il carico e scarico delle merci. Per noi logistica e GDO - incluse le aree esterne e le celle frigorifere - rappresentano il banco di prova per realizzare pavimenti altamente performanti in calcestruzzo e resina.”
 
In contesto sfidante come quello offerto dalle applicazioni logistiche, a fare la differenza è quindi la capacità progettuale: un aspetto che è un tratto distintivo dell’approccio di Recodi fin dai suoi esordi, più di 50 anni fa. “Quando progettiamo, curiamo ogni dettaglio e questo incide favorevolmente sull’efficienza del lavoro” specifica Torri. “Mi spiego meglio: particolare cura viene posta per esempio già in fase di scelta delle materie prime e nella formulazione del mix-design del calcestruzzo che avviene internamente. Questo porta ad ottenere un’opera con elevati livelli qualitativi, sia in termini di performance che in termini di durata di servizio. Anche i tempi di posa vengono gestiti in un’ottica di efficienza per ridurre i fermi di produzione nel rispetto dell’attività del cliente: l’ottimizzazione del rapporto qualità / prezzo, è uno dei driver che guida le modalità con cui conduciamo i diversi progetti”.
 
Il 25/9 siamo usciti sul Giornale della Logistica! - Recodi

Tecnologie e materiali

La qualità della pavimentazione, è ovvio, non può prescindere alle tecnologie utilizzate. In casa Recodi, le più innovative ed efficaci sono RECOLESS, che consente la costruzione di pavimenti senza giunti di contrazione, adatta per aree ad alta densità di traffico, unita allo studio della miscela di calcestruzzo RECOGEN; i pavimenti radianti con tubazioni collocate a terra su materiale coibente isolante inglobate nel calcestruzzo; i pavimenti a planarità controllata, adatta a magazzini interessati da alte scaffalature e transito di carrelli elevatori anche a grande altezza. L’utilizzo della tecnologia Laser Screed consente invece di realizzare pavimentazioni con ampi campi di getto, dotate di alta resistenza e durabilità. “In tutti questi ambiti – chiosa Torri - abbiamo dei primati di cui andiamo fieri, così come delle certificazioni ottenute”.

L’azienda di Palosco non teme neppure le basse temperature: “Progettiamo e realizziamo pavimentazioni opportunamente studiate per essere performanti e durature in ambienti che raggiungono temperature di -35°C. Caratteristica delle piattaforme per la logistica del freddo è quella di avere aree/celle ad atmosfera controllata o con temperature differenti a seconda della tipologia di articolo stoccato - generalmente derrate alimentari, prodotti surgelati o medicinali.
Che sia in calcestruzzo o con un rivestimento in resina, il pavimento dovrà essere in grado di resistere alle basse temperature e ad eventuali shock termici e questo richiede, in fase progettuale e realizzativa, accortezze tecniche e un solido know how”.

Sulla diatriba tra cosa sia meglio per le pavimentazioni degli spazi logistici, se calcestruzzo o resina, Torri è salomonico: “Va valutato caso per caso” – ci spiega. “Va detto che il calcestruzzo è sempre la base d’appoggio da un punto di vista strutturale delle lavorazioni che verranno svolte nell’area. Con le tecnologie del calcestruzzo si possono realizzare pavimenti senza giunti RECOLESS, a planarità controllata, pavimenti resistenti ai carichi e alle sollecitazioni, pavimenti radianti. La tecnologia del calcestruzzo messa a punto da Recodi, unita alla progettazione di pendenze adeguate e canaline di scolo dell’acqua, offre ottime prestazioni anche nei piazzali esterni ai magazzini.
 
D’altro canto, i rivestimenti in resina consentono una maggior resistenza della superficie del calcestruzzo a urti e abrasioni, shock termici e alle aggressioni meccaniche. La resina inoltre è più semplice da pulire e si presta a diverse finiture antisdrucciolo. Con la resina è inoltre possibile realizzare la segnaletica orizzontale anche su una base in calcestruzzo”.
 

I punti di forza

Al di là della tecnica, a fare la differenza sul mercato sono la competenza e la capacità di soddisfare a 360 gradi le richieste del cliente. “Ci proponiamo come referente unico per affrontare tutte le specifiche problematiche che riguardano le pavimentazioni: progetto innovativo con utilizzo di materiali speciali e attrezzature all’avanguardia, realizzazione e manutenzione. Un unico referente è molto utile per ottimizzare il lavoro. Inoltre, offriamo un'apposita struttura di progettazione con personale tecnico altamente specializzato e un servizio di customer care che accompagna il cliente nella post-realizzazione.”
 
La progettazione, in particolare è un momento cruciale, che comporta la considerazione di aspetti diversi e da cui dipende la buona riuscita del progetto. “L’analisi dello stato delle pavimentazioni rigide, in particolare, è piuttosto complessa, perché la geometria del sistema pavimentazioni supporto non si presta a semplici schematizzazioni e le sollecitazioni cui è soggetta risultano dal sovrapporsi casuale di numerosi fattori. Le tecniche di risoluzione di tipo numerico adottate da Recodi hanno consentito di perfezionare gli schemi di calcolo in funzione delle condizioni reali di esercizio delle pavimentazioni rigide”.
 
Vanno poi attentamente considerate la capacità portante del terreno, da determinare con prove su piastra dopo aver ipotizzato nel calcolo un valore minimo di portanza; il calcolo delle tensioni indotte dai carichi, ragionando le tensioni di trazione per flessione indotte dai carichi dinamici, statici, termici e igrotermici più severi alle quali viene sottoposta la struttura; il dimensionamento infine, che è in funzione delle sollecitazioni indotte dai carichi, della capacità portante del terreno, delle proprietà e caratteristiche dei materiali impiegati, della dislocazione dei giunti di costruzione e contrazione e della capacità di realizzazione del pavimento con attrezzature speciali per la messa in opera e per la finitura.

“Anche il mix design è strategico nella progettazione” specifica Torri. “Aggiungo che la tipologia di cemento e gli additivi impiegati vengono dosati e studiati in funzione di diversi fattori tra cui la tipologia di pavimentazione, la resistenza da ottenere (Rck), stagione e luogo in cui avviene il confezionamento del pavimento”. In un pavimento industriale insomma gli ingredienti sono molteplici ma, i più importanti, come traspare con evidenza dalla testimonianza di Paolo Torri rimangono precisione, competenza e amore per il proprio lavoro.