Stendere un rivestimento che sia davvero conforme a uno specifico contesto produttivo, però, richiede conoscenze approfondite e un’elevata attenzione ai dettagli.
Nella maggior parte dei contesti lavorativi sono presenti rischi potenziali più o meno elevati dati dalla presenza di particolari macchinari o dall’impiego di sostanze chimiche, è qui che la scelta del rivestimento in resina deve essere ponderata nella tipologia e nello spessore.
Una delle caratteristiche della
resina per esempio è quella di essere un materiale
isolante, con un accumulo di cariche elettrostatiche sulla superficie che potrebbe sfociare in un innesco di scintille o di esplosioni.
Inoltre, nel caso di copertura di pavimentazioni in grès o calcestruzzo, è necessario tenere in considerazione che questi due materiali sono – anche se poco - conduttivi, pertanto il rivestimento andrebbe ad eliminare questa proprietà provocando possibili problematiche.
Per tutte queste ragioni
esistono particolari rivestimenti in resina antistatici o conduttivi studiati per rispondere a normative sempre più stringenti e garantire la massima sicurezza per prodotti e operatori.
In ambiti dove sono presenti questi rischi tutti gli elementi, dalle dotazioni di sicurezza alle pavimentazioni, devono presentare precise caratteristiche. In base al rischio dal quale ci si vuole tutelare, si individuano due principali aree:
- ATEX (Atmosphere Explosive)
- EPA (Electrostatic Protected Area)
Le aree ATEX
Per aree ATEX si intendono zone a rischio esplosione. In particolari condizioni operative o ambientali l’atmosfera esplosiva composta da una miscela di aria, gas, vapori o polveri infiammabili potrebbe subire un processo di combustione che si propaga all’insieme della miscela non bruciata.
Queste aree vengono ripartite in 6 zone a seconda della frequenza, durata e tipologia di atmosfere esplosive:
- ZONA 0: area con presenza permanente e consistente di atmosfere esplosive sotto forma di gas, vapore o nebbia;
- ZONA 1: area in cui è probabile il formarsi di atmosfere esplosive sotto forma di gas, vapore o nebbia;
- ZONA 2: area in cui non è probabile il formarsi di atmosfere esplosive sotto forma di gas, vapore o nebbia;
- ZONA 20: area con presenza permanente e consistente di atmosfera esplosiva sotto forma di nube di polvere combustibile nell’aria;
- ZONA 21: area in cui è probabile il formarsi di atmosfere esplosive sotto forma di nube di polvere combustibile nell’aria;
- ZONA 22: area in cui non è probabile il formarsi di atmosfere esplosive sotto forma di nube di polvere combustibile nell’aria.