D’altro canto si rende necessaria una capacità di personalizzare i servizi, oltre che i prodotti, intrepretando le istanze del mercato.
Diamo uno sguardo al ventaglio di evoluzioni che sta trasformando il settore logistico, nell’ottica delle sfide e delle opportunità che si presentano.
Magazzini automatici, carrelli LGV, droni: chiediamoci come cambiano anche i pavimenti industriali destinati alla logistica.
Il
settore della logistica deve rispondere a
velocità, preservazione delle caratteristiche delle merci e sicurezza e le migliori rivoluzioni trovano ispirazione proprio da tali criteri.
I magazzini automatici rientrano tra le innovazioni più importanti: software integrati con i sistemi informativi aziendali consentono di automatizzare e velocizzare l’attività di picking, i colli vengono infatti stoccati e prelevati con trasloelevatori trilaterali che operano su grandi altezze (fino a 45 metri).
Essendo digitalizzato, il processo è tracciato automaticamente e restituisce dati molto utili con i quali integrare produzione e logistica: visibilità della logistica inbound e outbound, giacenze e analisi incrociate che consentono l’invio di ordini “touch-less” per implementare una logistica di anticipazione.
Nell’ambito dei veicoli a guida automatica spicca l’introduzione dei carrelli LGV (Laser Guided Vehicle), ovvero carrelli automatici che, grazie ad una testa laser rotante su 360°, rilevano la traiettoria da seguire derivandola da un sistema di catarifrangenti.
Il loro impiego è ideale per la movimentazione di merci molto pesanti (fino ad oltre 10 tonnellate) in totale sicurezza.
Esistono anche mezzi a guida induttiva (AGV), pensati per temperature fino a -30°C e mezzi a guida inerziale (IGV).
Di grande impatto per il pubblico e forse per la storia della logistica, sono i
droni.
In Inghilterra nel 2016 è stata effettuata la prima consegna di un pacco tramite drone, l’idea è quella di potenziare -non senza difficoltà- questi “mezzi” per creare un nuovo sistema di trasporti con impatto ambientale pari a zero, togliendo dalle strade molti dei classici TIR.
In questo quadro i pavimenti che ruolo hanno?
Dovranno certamente
stare al passo con queste modalità e mezzi innovativi, ma la garanzia data da ottime qualità di base non sarà più sufficiente.
Bisogna invertire la prospettiva e quindi, nei magazzini, progettare superfici sulla base della tipologia di scaffali e di movimentazione prevista.
Devono essere valutati
fenomeni di fatica e zone dove i pesi stazioneranno, oppure saranno in movimento; la
resistenza, la
planarità e la
deformabilità saranno
aspetti centrali da considerare.
D’altro canto la presenza di apparecchiature dotate di tecnologia sempre più elevata richiederà
pavimentazioni dissipative.
Le sperimentazioni si stanno spingendo avanti in ogni nicchia della logistica: anche la NASA sta creando una rete logistica spaziale per supportare missioni di lunga durata su Marte ed altri pianeti.
Ci sarà forse bisogno di pavimenti “stellari”? RECODI è pronta a immaginare e realizzare nuove soluzioni.