Lo dimostra l’eccezionale fatturato del 2020 di 13.5 mln €, dove circa il 40 % è rivolto a piattaforme logistiche per gli hub dei grandi player dell’e-commerce, per la GDO, e a magazzini nel settore manifatturiero. L’incremento del 18% del fatturato rispetto al 2019, oltre a testimoniare la straordinaria capacità di tenuta dell’azienda durante un periodo di crisi pieno di incertezze, fotografa un dato incontrovertibile: la logistica nel 2020 ha fatto grossi investimenti per riuscire a intercettare le esigenze dell’e-commerce. La tendenza, in corso da qualche anno, è stata accelerata dal repentino cambio di modalità di acquisto durante i lockdown imposti dall’emergenza sanitaria ma è destinata a proseguire.
Il risultato di RECODI dell’anno appena concluso è anche frutto di oltre 50 anni di attività nell’ambito manifatturiero con collaborazioni in molti settori, oggi principalmente logistica, chimico-farmaceutico, meccanico e alimentare.Chiediamo a Paolo Torri, direttore generale di RECODI, cosa vuol dire accompagnare la logistica con pavimenti industriali adeguati.
«Ci troviamo ad operare in magazzini ad alto concentrato di tecnologia, dove accanto a strutture di stoccaggio sempre più capienti, vi sono investimenti importanti per la digitalizzazione che le governa con efficienza. I colossi della logistica così come numerose aziende manifatturiere, di dimensioni grandi e piccole, scelgono i pavimenti industriali RECODI in calcestruzzo o resina per la nostra capacità di progettarli e realizzarli in modo che possano dialogare con la tecnologia della logistica 4.0, oltre a sopportare carichi importanti, preservare i mezzi di trasporto delle merci e durare nel tempo. Mettiamo l’innovazione tecnologica, punto cardine del nostro modo di operare, al servizio di un ambito che oggi sta progredendo enormemente. Commesse di questa entità hanno d’altro canto un importante effetto formativo, ci consentono di alzare ulteriormente i nostri standard e di essere accreditati per ulteriori interventi».
Sulle sfide affrontate interviene Marco Pighizzini, responsabile commerciale: «Siamo stati messi alla prova proponendo progetti molto innovativi sia per quanto riguarda la progettazione che la realizzazione. Dobbiamo soddisfare severi requisiti di planarità, sicurezza, efficienza e resistenza per piattaforme logistiche di varie dimensioni e esigenze. Le soluzioni più adatte sono soprattutto pavimenti senza giunti e a planarità controllata, con i relativi calcoli del ritiro del calcestruzzo e un affinamento della progettazione della miscela».
Sulle sfide poste oggi dalla logistica in fase di realizzazione ci rivolgiamo a Alessandro Sabbadini, responsabile cantieri: «La particolare attenzione al mix del calcestruzzo si traduce per esempio nella presenza di un laboratorio mobile in cantiere; la messa a punto della planarità comporta rilievi continui in cantiere con il rilascio di report progressivi. Da non dimenticare che questo tipo di opere avvengono in compresenza con altri fornitori e dunque richiedono uno sforzo enorme di tutte le nostre maestranze per svolgere un lavoro efficiente nel rispetto sia delle norme di sicurezza e sia delle tempistiche molto serrate».
E quali saranno le prossime sfide che Recodi è pronta a raccogliere? Osserviamo due evidenti tendenze: ancora un avanzamento della logistica, che non ha ultimato la sua fase evolutiva, e importanti investimenti rivolti al mondo della farmaceutica, dovuti all’attenzione data da questo particolare momento storico.